Le pensioni ENPAM secondo William Shakespeare (liberamente tratto dal discorso di Antonio sulla morte di Cesare).


Le pensioni ENPAM secondo William Shakespeare (liberamente tratto dal discorso di Antonio sulla morte di Cesare).

Amici, cittadini, medici, non sono qui certamente a lodare le pensioni Enpam, né a lodare i compensi dei dirigenti dell’ente. Il male che gli uomini fanno sopravvive loro, ma nemmeno il bene (contributi) è sepolto con le loro ossa. Se però c’è chi ritiene che le pensioni siano congrue egli è degno di fede. Se chi sostiene che i compensi percepiti dal presidente ed i compensi di tutti i consiglieri ed i rimborsi ai delegati Enpam siano giustificati, come si fa a contraddirlo essendo egli sicuramente uomo giusto e degno di fede?

Eppure più volte vi fu detto che le pensioni, specie quelle relative al periodo della pletora medica, quando gli stessi facevano per anni sostituzioni o erano supplenti di guardia medica o precari in altri lavori avrebbero generato pensioni ai limiti della sopravvivenza.

Le pensioni Enpam, ecco perché molti medici continueranno a lavorare fino a 70 anni, anche quelli che hanno fatto lavori usuranti, anche se di fatto non riconosciuti come i tanti turni notturni di guardia medica o di 118. Anche quelli che con pochi pazienti per molti anni diventeranno poi medici di famiglia massimalisti.

Ma chi continua a sostenere che i compensi dei consiglieri Enpan (ma cosa fa un consigliere?) siano giustificati egli resta uomo di fede, anche se una diminuzione di tali compensi potrebbe forse contribuire almeno a rivalutare le pensioni minime o quantomeno a salvaguardare l’etica del giusto compenso ad un impegno congruo.

Eravate pienamente coscienti quando vi fu detto che eleggendo gli ordini dei medici, per lo più colonizzati dalle maggiori sigle sindacali, gli stessi presidenti avrebbero fatto parte alcuni del Consiglio e altri dell’Assembla Nazionale e che i delegati direttamente eletti dai medici nell’Enpam sarebbero stati per lo più espressioni delle stesse sigle sindacali. Dunque di cosa ti lamenti tu, medico, votante e cosciente o non votante se all’Enpam vogliono riconoscersi tali compensi? E’ la democrazia, bellezza. E se tutti all’Enpam si vogliono riconoscere tali compensi essi sono nel giusto.

Ci sono state voci fuori dal coro nello stesso Enpam che in questi anni hanno sollevato la questione ma voi eravate troppo distratti dal lavoro, dai pazienti, dalle responsabilità, dai turni.

Il fatto che i contributi obbligatori possano generare pensioni al di sotto delle pensioni sociali Inps non è responsabilità di nessuno, avrebbe fatto meglio una compagnia di assicurazione o uno dei tanti fondi privati di investimento? E’ l’Enpam bellezza, non l’Inps. E chi vi dirà il contrario non è degno di fede.

Quando a 70 anni andrò in pensione, dopo aver versato 35- 40 mila euro di contributi in quota A, dovrò augurarmi di vivere fino ad 85 anni per riavere tutti miei soldi. Ma perché non mi si concede, per lo meno, di riavere tutto il capitale in una unica soluzione per quella vacanza da sogno che non mi sono mai concesso?

Giuro che poi non pretenderò altro, ma io non sono nel giusto né in fede

Luigi Pignataro

medico, socio anmos