Il “nuovo” visto da un medico


Sospesi in una bolla. Questa è la sensazione che proviamo oggi in attesa che il “nuovo” si manifesti. Ho letto le ipotesi di programma di governo oggi solo temporaneamente stoppate ma a cui in tanti hanno creduto e continueranno a credere. Ho la sensazione di trovarmi davanti ad un bambino diabetico e celiaco cui sia stato detto che domani potrà entrare in pasticceria e fare tutto ciò che fino a ieri gli era stato negato.

Come non votare ai gazebo se leghisti, o on line se pentastellati, per il programma dei sogni, per “l’abbuffata in pasticceria”.

Dare un reddito a chi non lavora, aumentare di tanto le pensioni minime (che ricordiamo in tanti casi sono state regalate a chi mai ha contribuito a generarle), mandare in pensione prima chi ha duramente lavorato, un abbassamento reale e consistente delle tasse, (sacrosanto in un paese che, a fronte della tassazione più alta di Europa, non offre certo servizi scandinavi) aumento degli organici  delle forze dell’ordine e per la prima volta dopo tanti anni, finanziamento del SSN. Erano anni che nessuno lo diceva.

Come dire no!

Perché non entrare in pasticceria ed abbuffarsi oggi che si dice che si possa fare?

E così attendiamo e speriamo che le diagnosi di diabete e celiachia siano state diagnosi sbagliate e che al bambino sia concesso la giusta abbuffata di dolci dopo essere stato costretto per anni a farina di riso e zuccheri centellinati, senza che ne debba pagare care le conseguenze. Siamo sospesi, combattuti tra paure e speranze, consapevoli però che il sogno di coprire i debiti grazie alla compiacenza ed al silenzio della CEE rimarrà una fatua speranza. E’ come entrare senza soldi in un ristorante dove all’entrata è scritto un cartello “Non si fa credito” ed ordinare cibi, vini e dolci oltre quanto il nostro portafoglio possa permetterci.

Ed allora analizziamo il “nostro” libro dei sogni.

Per gli operatori della Sanità dove lavoro il domani sarebbe una pacchia:

  • Rifinanziare il SSN significherebbe far ripartire la sanità pubblica, assumere personale, garantire i LEA
  • Abolire la Legge Fornero permetterebbe a tanti colleghi di andare in pensione e venire sostituiti da colleghi più giovani e motivati, oltre che con maggiori energie
  • L’abbassamento delle tasse da solo varrebbe 10 rinnovi contrattuali!
  • Per contro tornare indietro sui vaccini ci riporterebbe nella giungla delle fake news diventate realtà anche giuridica. Pazienza. Tutto sommato peggio per loro.

 

Se le manovre proposte non portassero conseguenze ma facessero viceversa far ripartire il Paese  e se quindi il bambino avesse avuto per tanti anni una diagnosi errata potendosi permettere di mangiare di tutto e di più allora avremo consacrato un “new deal”.

Ma se così non fosse ?

Sappiamo già cosa avverrà, basta vedere cosa è successo in Grecia o in Argentina. O i dati delle spread nei giorni passati.

Saranno dei commissari a dirci cosa fare e dove tagliare (ed in Grecia la Sanità è stata devastata) dettando loro la nostra legge finanziaria ed i tagli da operare;

potremo viceversa uscire dall’euro e far fallire lo Stato come già avvenuto in Argentina e stampare moneta senza valore come sta avvenendo oggi in Venezuela. Come ipotizzato dal ministro delle finanze in pectore e bloccato all’ultimo secondo dal presidente Mattarella.

A chi è disperato e senza lavoro od al pensionato prossimo alla morte nulla cambia, anzi qualche anno di soldi senza lavoro ben vengano, ma per noi medici sarebbe un vero disastro. A cosa serve avere meno tasse se poi il valore dei soldi diminuisce?

Quali dipendenti pubblici saremmo i primi a pagare.

Se il sogno pentastellato/leghista non funzionasse, l’uscita dall’Euro o il commissariamento sarebbero le conseguenze o se vogliamo le sole cure per il bambino dopo la libagione in pasticceria.

Cosa sperare?

Nulla. Un miracolo? I sistemi di controllo rappresentati fino a ieri da partiti e sindacati sono stati messi all’angolo. Etichettai nel vecchio.

Adesso non resta che rimanere sospesi in attesa che qualche cosa avvenga.  Mattarella ha riportato con forza ed autorevolezza il paese alla realtà ma domani cosa avverrà? Ci rendiamo conto che per cercare di far ragionare il Paese è  dovuta intervenire la prima carica dello Stato oggi quindi messa in discussione?

La ragione prevarrà  ? Forse ci sarà data una ultima possibilità alle prossime elezioni.

Oggi, intanto, continuiamo a vedere naufragare il SSN e noi medici con esso, come nell’affondamento di un  Titanic che, sicuro di essere il più moderno e valido transatlantico del mondo, non si è accorto degli scogli.

I Lea non sono garantiti, i malati rimangono imprigionati nelle barelle dei pronto soccorsi come barchette in balia delle onde ed i medici naufragano tra barella e barella come iceberg impazziti.

Il SSN andrebbe governato, ma intanto rimaniamo sospesi nella bolla, tra paure e speranze.

 

Dott. Francesco Medici

ANMOS


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Informazioni su Francesco Medici

Consigliere Nazionale ANAAO Socio fondatore ANMOS Consigliere nazionale COSMED Dirigente medico Ospedale San Camillo Forlanini- Roma Medico di Pronto soccorso . Incarico di Team Leader