La tendenza della Regione Veneto ad agire autonomamente per apportare importanti variazioni alle attività proprie della medicina generale senza ricercare accordi con i sindacati di categoria ha portato le quattro sigle sindacali rappresentative della medicina generale ( FIMMG, SNAMI, SMI e Intesa Sindacale ) a proclamare lo stato di agitazione della categoria.
In particolare i sindacati lamentano che le ultime delibere regionali relative ad alcune importanti decisioni in tema di sviluppo delle Medicine di Gruppo Integrate e delle Strutture Intermedie nonchè alcune decisioni unilaterali della Regione, quale quella di cancellare l’indennità informatica regionale concordata per consentire ai medici di medicina generale l’adeguamento delle proprie cartelle cliniche e l’aggiornamento continuo dei dati sanitari messi a disposizione delle aziende sanitarie, rendono evidente la tendenza ormai sedimentata della Regione a fare a meno dell’accordo con i sindacati di categoria.
La domanda che mi pongo e pongo ai lettori è la seguente: come si può realizzare una riforma della medicina territoriale profonda ed importante come quella avviata in Veneto senza la collaborazione dei medici di famiglia e della continuità assistenziale?
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Mario Lafratta MMG ULSS Berica Distretto Est Vicenza Socio Fondatore di ANMOS