In attesa del parere del Ministero Economia e Finanza (MEF) i nuovi LEA (Livelli Essenziali Assistenza).
Senza entrare nel merito della reale portata innovativa, cosa c’è di nuovo e di utile per i cittadini, dobbiamo registrare che la stima economica formulata dal Ministero Salute per renderli effettivi si aggira a meno di 800 milioni di euro. Le Regioni passano all’incasso. Domanda: è stata condivisa questa stima dalle stesse Regioni ? Sembra di no, tanto è vero che si sono affrettate a fissare entro dicembre la data del tagliando, annunciando che si dovrà ridiscutere la partita nel caso in cui il finanziamento fosse insufficiente. Novità positiva è che salta il vituperato “decreto appropriatezza”. Una boccata di ossigeno. I medici devono comunque attenersi alle linee guida, non saranno controllati sul singolo caso, ma le ASL faranno i controlli sui volumi prescrittivi (farmaci ed esami) per valutare la congruità. Si dice che ci saranno clausole specifiche nelle Convenzioni e nel CCNL dei dirigenti medici. Che dire, si resta alla “Medicina Amministrata” per riprendere la definizione di Ivan Cavicchi, del quale riportiamo la lucida analisi circa il senso politico complessivo dell’operazione “Nuovi LEA”.
Dal Manifesto – 13 luglio 2016 – “Tutti al Funerale della Sanità Pubblica”
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